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La notizia del giorno รจ questa: a Roma il Gruppo 1โ€ข618, guidato dallโ€™architetto Giansandro Schina, ha annunciato ai dipendenti un premio straordinario calcolato con una formula volutamente singolare: 1,618 โ‚ฌ per ogni giorno, ogni mese e ogni anno di lavoro in azienda. Il numero non รจ neutro: รจ il rapporto aureo, legato alla serie di Fibonacci (1, 1, 2, 3, 5, 8โ€ฆ), e qui viene usato come sigillo identitario.

Nel racconto compaiono anche altri ingredienti coerenti: unโ€™idea di lavoro immerso nellโ€™estetica del lusso e un welfare che passa da gesti visibili (la mensa come progetto, lโ€™azienda come comunitร  riconoscibile). รˆ il tipo di mossa che fa scattare il riflesso โ€œsembra Olivettiโ€. Il riflesso รจ comprensibile e spesso pigro: vale la pena metterlo alla prova.

Chiariamo subito una cosa per non imbrogliarci col calendario: stiamo confrontando un fatto del 2025 (un premio aziendale, una mensa ambiziosa, una narrazione pubblica) con un esperimento che prende forma tra anni Trenta e Sessanta del Novecento


Chiariamo subito una cosa per non imbrogliarci col calendario: stiamo confrontando un fatto del 2025 (un premio aziendale, una mensa ambiziosa, una narrazione pubblica) con un esperimento che prende forma tra anni Trenta e Sessanta del Novecento e che, a Ivrea, ha lasciato tracce materiali e istituzionali fino a diventare un sito UNESCO (2018). Se non teniamo fermo questo โ€œtempo lungo/tempo breveโ€, il paragone diventa una cartolina.

Detto questo, la parentela possibile รจ chiara: anche Olivetti usava forma e progetto โ€” design, architettura, servizi, formazione โ€” per rendere il lavoro piรน abitabile e per dargli un linguaggio. La questione รจ capire dove 1โ€ข618 stia facendo un gesto e dove stia provando a costruire sistema.

Qui vanno tenute distinte almeno tre cose, altrimenti si finisce a dire โ€œOlivetti!โ€ appena compare una mensa: 1) il welfare come premio; 2) il welfare come infrastruttura; 3) il welfare come ideologia civile.

Dati: 1โ€ข618 annuncia un premio in euro con una formula aritmetica legata a giorni/mesi/anni di lavoro; la cifra รจ scritta โ€œa tre decimaliโ€ e richiama il rapporto aureo: รจ un segnale simbolico, ma non per questo irrilevante in busta paga; anche 1,618 โ‚ฌ al giorno, su un anno, valgono qualche centinaio di euro (ordine di grandezza); nello stesso racconto compaiono elementi di โ€œmondo aziendaleโ€ (ristorazione interna, estetica come marchio). Olivetti: tra anni Trenta e Sessanta struttura a Ivrea un sistema che integra fabbrica, servizi e pezzi di cittร .

Interpretazioni: in entrambi i casi lโ€™impresa non si presenta come mero datore di salario, ma come produttrice di ambiente, stile, appartenenza.

Congetture: senza numeri completi (quanto vale davvero il premio per profili diversi? รจ una tantum o una regola? come si arrotonda? che impatto ha sui costi?) รจ facile che 1โ€ข618 funzioni piรน come racconto identitario che come modello replicabile.

Le somiglianze, quindi, non sono fantasia. La prima รจ la piรน semplice: lโ€™idea che il lavoro non sia solo tempo venduto, ma tempo organizzato. Olivetti lo faceva rendendo quel tempo piรน abitabile: spazi, servizi, cultura. Gruppo 1โ€ข618 lo fa cercando di rendere quel tempo piรน โ€œriconoscibileโ€: un numero-simbolo, una promessa di qualitร , una scena aziendale che dichiara di voler alzare lโ€™asticella.

La seconda somiglianza รจ lโ€™estetica usata come leva. Olivetti aveva design e architettura come linguaggio industriale. 1โ€ข618 mette lโ€™estetica direttamente nel nome e nel premio. In entrambi i casi il messaggio รจ: la forma non รจ un optional.

La terza somiglianza รจ il fondatore-figura. Quando unโ€™azienda si racconta cosรฌ, il rischio e la forza stanno nello stesso punto: tutto passa dal centro di gravitร  personale. Funziona finchรฉ il centro tiene.

Nel caso 1โ€ข618 รจ il fondatore che firma il numero-simbolo e la scena aziendale: Giansandro Schina, architetto e capo del gruppo, รจ il perno narrativo e decisionale (premio, estetica, mensa come progetto). Nel caso Olivetti era Adriano Olivetti, ma con una differenza: attorno a lui si รจ costruito un sistema di persone, uffici, progetti e strutture che potevano continuare anche oltre il carisma del singolo. รˆ la distanza tra il leader che โ€œfa un gestoโ€ e lโ€™organizzazione che โ€œdiventa unโ€™istituzioneโ€.

E ora le differenze, quelle che impediscono il paragone pigro.

Primo: la scala. Olivetti toccava una cittร , quindi il welfare diventava urbanistica, scuola, spazi pubblici, lunga durata. 1โ€ข618, per come emerge, parla a una comunitร  di dimensione molto piรน ridotta: lรฌ ogni gesto pesa di piรน sul piano simbolico, ma regge meno come sistema.

Secondo: la forma del beneficio. Un premio รจ โ€œtempo breveโ€: oggi arriva, domani puรฒ non arrivare. Unโ€™infrastruttura รจ โ€œtempo lungoโ€: resta, crea abitudini, produce diritti impliciti. Olivetti, nel bene e nel male, provava a istituzionalizzare. 1โ€ข618, per ora, sembra personalizzare.

Terzo: il problema politico del paternalismo. Anche il welfare piรน generoso ha unโ€™ombra: se lโ€™azienda diventa il luogo dove si mangia, si studia, si socializza, la dipendenza aumenta. Olivetti ha convissuto con questa ambivalenza: comunitร  e controllo possono essere cugini. Nel caso 1โ€ข618 lโ€™ombra รจ piรน netta perchรฉ la scena รจ piรน โ€œmonocentricaโ€: il gesto del capo รจ il gesto dellโ€™azienda.

Quarto: la verificabilitร . Ivrea รจ documentabile in edifici, archivi, piani, pratiche. Il caso 1โ€ข618, allo stato dellโ€™arte, รจ un racconto giornalistico. Non significa che sia fumo: significa che per giudicarlo servono dettagli che nel racconto non ci sono (esempi di calcolo, criteri, durata, impatto su retribuzioni ordinarie).

In definitiva: lโ€™analogia con Olivetti รจ utile come lente critica e come esercizio di confronto fra architetture sociali in epoche diverse. La somiglianza sta nellโ€™ambizione di mettere forma e vita dentro lโ€™impresa. La differenza sta nel passaggio decisivo: dal gesto al sistema. Le tracce le lasciano entrambi, ma in materiali diversi: Olivetti nelle pietre, negli archivi, nelle istituzioni; 1โ€ข618 nei contratti, nelle abitudini, nella memoria interna di chi ci lavora. Poi entra in scena il tempo, che non รจ moralista: seleziona ciรฒ che diventa continuitร  e ciรฒ che resta aneddoto.

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